Giovedì, 28 Marzo 2024

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OBELISCHI

Erezione dell'Obelisco di Piazza San Pietro

  • Scritto da uguerra
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obelisco1586, 10 set. Domenico Fontana, dopo un anno di intenso lavoro e dopo aver costruito un "castello" di legno, innalza, al centro della piazza davanti la basilica di S.Pietro, l'obelisco egiziano ponendolo sul dorso di quattro leoni di bronzo tra due grandiose fontane.

Il 14, festa della esaltazione della Croce, viene consacrato.

L'obelisco, portato a Roma dall'imperatore Caligola, proveniva da Eliopoli ed era stato riposto in orizzontale dietro la sacrestia della Basilica di San Pietro. Si pensava che la sfera, che sormonta l' obelisco, contenesse le ceneri dell' imperatore cosa smentita dallo stesso Fontana che, osservando l'oggetto, nota diversi fori dovuti  alle archibugiate tirate durante l'ultimo sacco di Roma, riempite di polvere di natura atmosferica.

Una croce, dentro la quale Sisto vi fa inglobare del legno della Sacra Croce, sormonta l'obelisco e una speciale indulgenza veniva concessa a chi la guardava anche da lontano (dieci anni), mentre saliva a 400 anni (dieci  quarantene) a chi inginocchiandosi, recitava tre Pater e tre Ave Maria.

Alla sommità viene scolpita a lettere dorate la dedicazione: Sanctissimae Cruci sacravit SIXTUS V Pontifex Maximus, et priori Sede avulsum, et Caesaribus Augusto et Tiberio I. L. Ablatum.

Obelisco della piazza del Popolo

  • Scritto da uguerra
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Ob piazzadelpopolo« L'obelisco della piazza del Popolo, il più piccolo dei due che una volta adornavano il Circo Massimo, è quello del Re Ramsete, che Augusto fece trasportare a Roma. Sisto V lo ha fatto innalzare da Fontana; è collocato in modo che le tre vie del tridente lo abbiano tutte come prospettiva. Qui si comprende mirabilmente il modo di disporre le prospettive e di regolare la visibilità dei singoli oggetti. Quest'arte è tra quelle che contribuiscono di più a dare alla città quell'aria di grandezza e magnificenza. A Parigi non la si comprende assolutamente, non vi è altra prospettiva che quella dei quais. La Place Vendom, la Place Royale, la mirabile facciata del Louvre e il portale di Saint-Gervais (due monumenti uguali a quelli più belli che si vedono qui), sono in pura perdita per quanto riguarda la prospettiva.

Nulla è più adatto a dare una grande idea di Roma, che questo primo aspetto che colpisce la vista di chi arriva;».

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C. DE BROSSES, Lettres familières écrites d'Italie en 1739 et 1740, (trad. it. a cura di B. Schacherl, Roma-Bari 1973, p. 319); riportato da: AA.VV., Roma Sisto Qvinto, Edizioni De Luca, Roma 1993 p. 12 (Antologia a cura di G. Tancioni)

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