Infanzia a Grottammare
Il Codice Vaticano parla di una fuga precipitosa da Montalto per l'arrivo del duca e conseguente perdita di tutti i beni come afferma pure il Galesino.
A Grottammare, risparmiata dall'invasione del duca di Urbino, il padre coltiva un podere preso in affitto dal fermano Ludovico de Vecchi e la madre si mette al servizio della nuora di costui, di nome Bianca. (il De Feo la chiama Diana).
Il Tempesti invece dice che la scelta di Grottammare viene determinata dal fatto che lì vi era una loro casa, dei parenti e dei beni, "come costa dà registri di Sisto, quand' era Vicario Apostolico". (2-pag.14)
26 dic. Viene battezzato nella chiesa di S. Giovanni Battista.
Va a scuola a Grottammare nel convento degli Agostiniani
La famiglia di Felice ritorna a Montalto e qui viene affidato ad un suo zio (fratello germano del padre dice il Tempesti) Minore Conventuale Salvatore Ricci, (il Tempesti lo chiama Salvador Peretti) guardiano del locale convento, affinché continui gli studi. Entra in convento come oblato e la retta gli viene pagata dallo zio stesso.
Il De Feo racconta che la madre Mariana stirasse il vestiario a questo zio e che della consegna si interessasse Felice che in questo modo si fece notare. (7-pag. 10)
Felice veste l'abito francescano nel convento di Montalto entrando nel Noviziato (La Treccani parla dell'anno 1535)
24 mar. La domenica delle Palme prende i voti tra i Francescani Conventuali conservando il nome di Felice (la Treccani parla dell'anno 1536 facendo svolgere la cosa ad Ascoli, mentre il De Feo parla del 1534). Il saio, vista la povertà dei suoi, gli fu offerto da Rosato Rosati (che sarà ricompensato, una volta diventato Felice papa, con il titolo di cameriere d’onore).
Lo zio voleva che il nome mutasse in Antonio sia per una sua particolare devozione a Sant'Antonio di Padova, sia perché, nella chiesa di San Francesco dei Padri Minori conventuali di Montalto, gli avi di Felice avevano eretto una piccola cappella dedicandola al Santo. Piergentile invece voleva che il figlio conservasse il nome di battesimo.
E' presente nel convento di Montalto il Padre Maestro Vincenzo Ferneto di Montedinove che insegna a fra Felice la grammatica
Succede al Ferneto il P. M. Nausilio Filareto da Santa Vittoria in Materano che lo istruisce nella Retorica tanto da farlo diventare esperto nelle orazioni, istituzioni e precetti di Cicerone, di Quintiliano e di Demostene.
Partito il Filareto per un altro convento subentra il P.M. Pietro da Patrignone (dalla Treccani chiamato Pio Ottaviano Umili di Patrignone) , che essendo un poeta istruisce il giovinetto nella poesia latina di Virgilio, Orazio e Giovenale