OPERE DI BONIFICA
09 apr. Viene nominato commissario apostolico e giudice nelle cause relative alla bonifica Fabio Orsini di Lamentana, figlio del suo consigliere Latino Orsini, con il compito di vincere le resistenze dei latifondisti che preferivano lasciare le cose così come stavano continuandovi l’allevamento di bestiame.
1586 estate. Iniziano i lavori, ma vengono sospesi per la malaria e ripresi in autunno con l'impiego di oltre duemila uomini. Si segue il progetto di Fabio Orsini,vengono creati numerosi canali che confluiscono in un unico grande collettore, chiamato fiume Sisto che sbocca a mare tra Terracina e capo Circeo.
1587, 16 feb. Tutti proprietari che avrebbero ricavato un beneficio dal prosciugamento vengono invitati a concorrere alle spese. Viene stimato che fino al mese di maggio sarebbe stata prosciugata una zona atta a produrre 4000 rubbi di grano.
1588 gen. Le relazioni relative al prosciugamento confermano il buono stato dei lavori.
1589 metà anno. Termine dei lavori con il prosciugamento di 92 rubbi quadrati
11 ott., Il papa è a Terracina, visita i territori bonificati, sostando a Marino, Velletri, Cisterna, Sermoneta e Sezze , manifestando l'intenzione di spostare l'abitato di Terracina e di ripristinarne l’antico porto romano, ma entrambi i progetti vengono abbandonati per le difficoltà pratiche.
Con la morte del Pontefice, la scarsa manutenzione porta di nuovo al ristagno delle acque.
- Vengono interessate dall’opera di bonifica le zone paludose di Ravenna, della “Chiana” di Orvieto.