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Capolavori d'Arte del Museo Diocesano di Palermo

La croce, contemporaneamente reliquiaria e processionale, presenta un'insolita modulazione dei terminali. Montante e traversa sono, infatti, completati da sei lobi entro i quali sono alloggiati piccoli ricettacoli che ne circondano uno dal diametro maggiore dando vita ad una struttura semi floreale, tipologia questa ampiamente diffusa nell'Italia centrale (cfr. L. Mortari, La Croce..., 1979, passim).

L'opera,rimaneggiata in più parti, non presenta particolari ele­menti decorativi, tranne che nelle lamine laterali lievemente sbalzate con un raffinalo motivo a palmetta continua.

Della Croce esaminata si sottolinea l'importanza storica in quanto posseduta da Papa Sisto V, come si evince dall'iscrizione del 1586.

La sacra suppellettile sembra essere un'originale interpretazione delle più diffuse croci processionali con i capicroce trilobati, molto diffuse in Italia, come attestano, tra le altre, la croce del XV secolo del Monastero di San Cipriano di Trieste (cfr. G. Cuscito, II, 17, in Ori e tesori...,1992, pp. 70 -71) o quella del 1515 di Bartolomeo Rocchi della chiesa del'Incoronata di Lodi (cfr. F. Rossi, Capolavori di oreficeria..., 1956, p. 30, tav. XXVIII) e anche nella nostra Isola, come la croce attribuita a Giovanni di Spagna del Museo Diocesano di Mazara del Vallo (cfr. P. Allegra, scheda n. 2, in M. C. Di Natale, Il Tesoro dei...,1993, p. 95).

L'opera, nel 1991, è stata criticamente analizzata da Mons. Benedetto Rocco che ha eseguito una perizia paleografica, riportata in calce, dei cartigli presenti nei vari ricettacoli.

Maurizio Vitella

Croce - reliquiario

Grande reliquiario a forma di croce. Anima di legno, rivestito di lamine argentee fissate con chiodi e chiodini. Le lamine marginalli sono in argento dorato; la doratura è consunta in gran parte dall'uso.

dedica palermoIn tutta la superficie visibile mancano i marchi degli argentieri. La datazione tiene conto della sola tipologia, per cui il reliquiario si può assegnare ad area centroitaliana del secolo XV. A questa datazione ci riportano i caratteri epigrafici dei cartigli identificatori delle reliquie. Nella seconda metà del sec. XVI la croce-reliquiario fu oggetto di donazione da parte del proprietario, il Papa Sisto V, il donatore stesso o il destinatario del dono - non identificato - aggiunsero alla base del braccio verticale una lamina con volute floreali di ottone dorato e con dedica ad incisione : EX DONO XISTI V. PONTI(ficis) MAX(imi). ANNO DOMINI 1586.

In quell'occasione il reliquiario fu forse smontato e rimontato artigianalmente, e decorato con due pietre a colori rosso e verde incastonate rispettivamente nel recto e nel verso; le due decorazioni a petali argentei piatti, che adornavano il punto d'incrocio dei due bracci della croce, in quella occasione furono anch'essi smontati e involontariamente invertiti di posto.

ELENCO DELLE RELIQUIE NELLA CROCE RELIQUIARIO

legenda palermo1. recto (in rosso): DE LIGNO CRUCIS DOMINI
    verso (in nero): DE LIGNO CRUCIS DOMINI
2. DEV... HIC EST...
3. DE LIGNO DOMINICE CRUCIS
4. DE SAN(guine ?)...
5. DE VELO SACTE AGATHE ET DE CAPILLIS BEATI FRANCISCI
6. RELIQUIE SANCTE MARIE MAGDALENE
7. DE OSSE SANCTE L(A)URENSIE V. ET M.
8. ?
9. ISTI SUNT DE CAPILLIS SANCTE AGNETIS
10. DE OSSE SANCTI PHILIPPI APOSTOLI
11. RELIQUIE SANCTI STEPHANI LEVITE
12. ?
13. Manca la reliquia
14 . DE OSSE SANCTE MARE CLEOPHE (?)
15. ?
16. ?
17. RELIQUIE SANCTI...SANCTORUM ...
18. OSSE SANCTE ...
19. ... SANCTI ...
20. ... NCTI BLA(sii ?) ...
21. DE OSSA SANCTI JACOBI MARTIRIS (?)
22. ?
23. ?
24. ?
25 (de) OSSE SANCTE MARIE SALOME (?)
26. OSSE SANCTI ...
27. ?
28. ?
29. ?
30. ?
31. OSSE SANCTE ....

Mons. Benedetto Rocco

* Un grazie particolare alla dott.ssa M. Amoroso del Museo Diocesano di Palermo per averci fornito scheda e fotografia del prezioso.

SISTONOSTRO!

L. Von Pastor

«Così Sisto V sopravvive nella storia come uno dei più importanti, di quanti cinsero il triregno; una individualità straordinaria, di un conio compatto e perfetto, si dimostrò egli geniale e grande in tutte le sue intraprese come nei suoi vasti disegni. [...]
Storici delle più varie tendenze convengono [...] che Sisto V e uno dei più imponenti fra i molti importanti pontefici, che produsse il tempo della riforma e restaurazione cattolica. Si può ben dire che la posterità a questo papa, che pieno della fiducia in Dio guidò la navicella di Pietro in un tempo sommamente critico con energia e prudenza di romano, ha ingiustamente negato il titolo di 'grande' ».

L.  VON PASTOR, Storia dei Papi, vol. X, ediz. ital., Roma 1928.

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