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Doc. n. 66 - Paolo Emilio Vescovo di Montalto da Montalto, il 17 aprile 1590 al Papa. ASV, Vescovi, Voi. 11, f. 307r-v

Andai heri alle grotte, per l'avviso, che mi diede Monsignor Governatore di questa città, che mastro Bartholomeo Architecto voleva cominciare a fondare la Chiesa. Piantai la croce nel luoco dell'altare maggiore; et questa mattina con la gratia di Dio ho messa la prima pietra nel fondamento della detta Chiesa col titolo di Santa Lucia, essendo venuti a servire in questa attione l'Arciprete con sei Canonici et altri Chierici et musici della Ripa Tranzone tal che è passata con molta solennità, et dignità. Il detto fundamento era lungo circa 25 palmi, nel sito della cappella destra, molto profondo e sostenuto in molte parti da puntelli. Dicendo il detto mastro Bartholomeo esser necessitato a parte cavarli, et murarvi, per fuggire il pericolo di qualche ruina, et per l'acqua che per tutto sorge.

Hebbi nel muovermi di casa questa mattina, una del predetto Monsignor Governatore per la quale avvisava, che il Signor Pomponio haveva detto al suo luogotenente, che la Santità Vostra faceva preparare alcune medaglie per farle porre nelle mura della detta Chiesa, et che le sarebbe parso bene il soprasedere il mettere la detta prima pietra. Ma considerando io quello, che mastro Bartholomeo mi dissi, che col tardare si butta la spesa fatta, nel cavare il detto fondamento, il quale si sarebbe empito d'acqua, et non si sarebbe sostenuto, con pericolo della ruina delle case congiunte, et di più considerando, che oltre questa piccola parte resta gran quantità di fondamenti da fare, etiam delle parti più principali, nelle quali, et nelle mura, si sogliono, et possono mettere le medaglie, et che per una cosa da venire non era da ritardare l'opera tanto sollecitata da Vostra Santità, convenendo, secondo la rubrica, dopo il piantare della croce, il giorno seguente porre la prima pietra, et che a tal fine s'era condotto la il sopradetto Clero Ripano, et fatto l'apparato requisito, giudicai esser più conforme al servitio di Vostra Beatitudine et alla decentia dell'attione, il proseguirla, come ho fatto, mettendo alcune medaglie fatte qui, che il differirla et se in ciò ho commesso errore, supplico Vostra Beatitudine che mi perdoni per la diligentia estraordinaria la quale mi ha comandata et per il desiderio che tengo del progresso et della perfettione di tutte queste fabbriche.

La Chiesa Cattedrale è tutta fuor dai fondamenti, dove X, dove 20, et dove 30 palmi, talché si vede tutto il corpo suo et la sua forma, che riesce grande e bella et hora facilmente andrà in alto, essendoci apparato buono di calcina et di mattoni. Non manco di sollecitarla, benché li maestri sono in tal numero e tanto solleciti che non è stato poco provederli di tanta materia quanta ne consumavano et metevano in opera. Prego il Signore che doni alla Santità Vostra lunga vita et il complemento dei suoi santissimi desideri. Et li bacio humilmente i Santi Piedi.

Paolo Emilio Vescovo di Montalto

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