QUELLO CHE GIRAVA LO SPIEDO
Fra le note di uno dei suoi sonetti, intitolato Papa Sisto, G.G.Belli scrisse: Per "papa Sisto" assolutamente, si intende sempre Sisto Quinto.
Una tale reputazione fece fiorire sul suo conto molte leggende.
Banditi al Colosseo
A quei tempi il Colosseo era usato come covo dai molti banditi di Roma. Le guardie non erano mai riuscite a liberare la città da questo flagello, e i cittadini venivano depredati di giorno e di notte.
Così una sera Sisto V si travestì da eremita e, portando sotto al mantello una grossa fiasca di vino, si incamminò verso il Colosseo.
Trovò i banditi, e chiese loro di lasciargli trascorrere la notte in quel luogo. Quelli stavano arrostendo della carne sul fuoco; così gli dissero di occuparsene lui, in cambio dell'ospitalità.
Mentre girava lo spiedo, il papa continuava a borbottare "non può durare in eterno". Quindi, durante il pasto, tirò fuori la bottiglia, e ne offrì in abbondanza a ciascuno di costoro. Ma il vino era stato drogato, così uno dopo l'altro i banditi si addormentarono.
Egli lasciò rapidamente il Colosseo, facendo un segnale alle guardie, che lo attendevano all'esterno.
Il giorno dopo, i malviventi già pendevano dal capestro.
Questa storia diede vita ad un vecchio detto locale: non può durare in eterno, come diceva quello che girava lo spiedo.
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In:http://it.geocities.com/mp_pollett/romac18i.htm