GEMME DEL RELIQUIARIO DI SISTO V DI MONTALTO DELLE MARCHE
Le gemme sono incastonate con due differenti tipologie: castone unico con griffes ricavate dal castone stesso e castone formato da supporto e griffes saldate. Le perle invece sono fissate tra¬mite perno ed alcune con perno fissante. Il cammeo è fissato con sistema " battuto".
Tutte le pietre di colore azzurro sono state diagnosticate come corindone varietà zaffiro, tutte quelle di colore rosa come spinello, mentre il cammeo che sovrasta il reliquiario è risultato es¬sere un calcedonio varietà sardonice.
Per organizzare più organicamente il lavoro è stata ricostruita una piantina che indica il numero e l'esatta posizione delle gemme, ciascuna delle quali è stata esaminata individualmente, raccogliendo tutti i possibili dati di carattere gemmologico.
Per quanto riguarda i corindoni varietà zaffiro, questi assumono piacevoli toni di colore che vanno da un azzurro chiarissimo ad un blu-verde con forme ottagonali, ovali, spesso irregolari e, nella maggior parte dei casi, con tagli a cabochon, che presentano talvolta cintura e padiglione sfaccettati.
Alcuni zaffiri si presentano invece come cristalli arrotondati, probabilmente provenienti da de¬positi alluvionali, solamente lucidati e forati.
La misura di tutte le pietre azzurre, varia da circa 6,9 a 20,9 mm nel senso della lunghezza e da 7,0 a 17,7 mm nel senso della larghezza.
Gli spinelli assumono toni variabili da rosa chiaro a rosa violaceo fino a rosso violaceo, con forme ottagonali, rettangolari, quadrangolari e tagli tendenzialmente arrotondati, in alcuni casi con sfaccettature sulla cintura.
Le misure variano da 9,8 a 16,6 mm nel senso della lunghezza e da 6,9 a 12,2 mm nel senso della larghezza.
Il cammeo di calcedonio varietà sardonice, di forma ovale, si presenta con il motivo a rilievo di colore bianco su un fondo di colore arancio-bruno. Le sue misure sono 33 mm nel senso della lunghezza e 26 mm nel senso della larghezza .
Tutte le osservazioni gemmologiche sono state effettuate con le gemme incastonate sul reliquiario, ad esclusione di uno zaffiro e uno spinello che sono state private del castone al fine di effettuare un’analisi più approfondita. Questo stadio dell'indagine ha presentato non poche difficoltà operative date le dimensioni del reliquiario e la dislocazione delle gemme sullo stesso. A seguito delle osservazioni microscopiche, per ciascun gruppo di pietre, è possibile ipotizzare la provenienza delle stesse dall'isola di Sri Lanka.
Per quanto riguarda le perle, queste presentano forme sferiche, subsferiche, ovoidali fino a barocche e colori che vanno dal bianco, bianco-grigio, bianco-rosa, bianco-verde fino al crema. Su molte si osserva una leggera patina di ossidazione e screpolature superficiali nella perlagione, ma nell'insieme tutte presentano un buon oriente.
Non è stato possibile analizzare nessuna perla senza montatura, al fine di effettuare un'analisi radiografica che potesse dimostrare la loro origine naturale. Ciononostante, sia l'età dell'oggetto che le osservazioni effettuate al microscopio fanno supporre che si possa trattare di perle naturali.
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[*] Dr. RENATA MARCON - Gemmologo IGI, Socio del Collegio Italiano Gemmologi, Dr. SILVANA M0RABITO - Gemmologo IGI, Istituto Gemmologico Italiano (Roma), Dr. FIERO DE STEFANO - Gemmologo IGI. Socio del Collegio Italiano Gemmologi. ENRICO BUTINI - Gemmologo IGI. Socio del Collegio Italiano Gemmologi.