Montefortino
- Scritto da uguerra
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Il Paese è sito in posizione digradante da un colle sulla destra del Tenna. È abbracciato dall'anfiteatro dei Monti Sibillini cui se ne scorgono in ampi panorami i più alti picchi, tutti superanti i 2000 metri d'altitudine, dal Monte Vettore al Monte Sibilla, al Pizzo Regina fino al Monte Amandola. Il territorio comunale è solcato da ponente a levante dall'alta valle del fiume Tenna, la cui sorgente è incassata tra le pendici del Monte Priora a nord, della cima Vallelunga (M. Sibilla) a sud, e della cima Cannafusto a ovest. Nella prima parte del suo tragitto, il fiume scava le rocce dei monti Priora e Sibilla, dando vita alle Gole dell'Infernaccio.
I riferimenti storici fanno risalire i primi insediamenti al periodo dell’Impero di Augusto (29 a.C. – 19 d.C.), quando il territorio di Montefortino viene centuriato ed assegnato ai soldati romani come residenza di fine carriera [4]. Tra il VI e l’VIII secolo fa parte dei territori longobardi ed a questo periodo risale la costruzione della Pieve di Sant’Angelo in Montespino, baluardo dei monaci farfensi nel X e XI secolo. All’inizio dell’XI secolo, invece, risale la costruzione della Chiesa di Santa Maria in Amaro, trasformata nel seicento nel Santuario della Madonna dell’Ambro a seguito del miracolo dell'apparizione della Madonna ad un pastorella muta dalla nascita, che riacquistò la parola.
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