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Rotella

  • Scritto da Stefania Cespi
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rotellaComune di 903 abitanti a 395 m.s.l.m. sulle pendici del Monte dell'Ascensione (Monte Polesio) in un territorio soggetto a frane.

Di incerta toponomastica, forse riferita a rotula, lo scudo rotondo dei soldati romani o al console Rutilio al quale la tradizione attribuisce la fondazione del paese. Di certo nel Regesto Farfense, si attesta in questo territorio esisteva la "Curtis Rotelle", una sorta di azienda agricola, sul finire del X secolo. Nel 1261 "Castrum Rotellae" è annoverato tra le terre farfensi, con il Monastero di S. Lorenzo. Nel 1318 entra nell'orbita dello stato ascolano; stabilisce patti con il Rettore di Ascoli, come il pallio in seta in occasione della festa di S. Emidio e riconoscere per propri nemici i nemici della città. In questo periodo Rotella ha sotto di se il Castello di Rovetino, già posseduto dai Varano. Nelle "Costitutiones Marchiae Anconitanae " del cardinale Albornoz, la terra di Rotella è costruita da solo 40 focolai, ma essendo castello di Ascoli, rientra nelle comunità di quinto grado dette "minores". Nel 1586 Rotella viene aggregata dal pontefice Sisto V al Presidato di Montalto perdendo le prerogative di castello di quinta classe. Nel 1808 con il Regno d'Italia, i castelli di Capradosso e Poggio Canoso, dopo secoli di autonomia, divennero frazioni di Rotella.

La storia ricorda un fatto che ha trasformato per sempre la struttura urbanistica del paese: nel marzo 1775, abbondanti piogge causarono una enorme frana che fece scomparire la chiesa di Santa Maria, l'antico monastero e alcune abitazioni. Della chiesa di s. Maria rimase in piedi il solo campanile, (XV sec) che oggi è uno dei simboli di Rotella. Anticamente torre d'avvistamento a pianta quadrata, cimata in passato e rimaneggiata per realizzare la torre campanaria, presenta due posterule a dislivelli diversi, una delle quali aperta, attraverso la quale si accedeva alla torre; presenta un grande orologio e un'edicola rinascimentale.

Personaggi di rilevo: Francesco Angelini (Rotella, 30 novembre 1887 – Ancona, 12 luglio 1964) il quale è stato un farmacista e politico italiano. Fondatore della ACRAF (Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco), fu sindaco di Ancona nel dopoguerra.

Rotella

Non di minore interesse le frazioni di: Capradosso, Castel di Croce e Poggio Canoso, borgo medievale ormai pressoché disabitato.

Vale la pena di ricordare la frazione di Poggio Canoso ai piedi del Monte Ascensione arroccato su di un poggio roccioso; il toponimo potrebbe derivare da "canus" , antico. L'edificazione di Castrum Canose avvenne tra il XII e il XIII secolo ad opera dei Farfensi. Alla fine del XIII secolo le milizie ascolane si impossessarono del castello ottimo avamposto strategico e divenne "Podesteria di terzo grado". Nel 1539 vi soggiornò il Vice Legato della 

Marca Niccolò Ardinghelli chiamato per sedare le ribellioni nel Piceno. Fu un florido comune autonomo al XIX secolo. Anticamente era chiuso da due porte: una a Sud, non più esistente, l'altra a Nord, un portale romanico con fornice a tutto sesto sormontata da un contro arco, la torre portatia, cimata, presenta sopra la fornice lo stemma dello stato di Ascoli e una testa antropomorfa. Per il resto il paese ha conservato intatto le strutture originarie dell'impianto urbanistico medioevale, la cortina presenta una torre rompitratta poi trasformata in colombaia. Zona soggetta a frane. Nel 1962 l''antica chiesa parrocchiale di S. Lucia franò per metà con il campanile, l'intero paese venne quasi completamente evacuato. L'odierna chiesa possedeva quattro pitture su tavole di Pietro Alemanno dalla scuola del Crivelli (sec.XV) ora conservate presso il museo Diocesano di Ascoli Piceno.

Non molto lontano dal paese, fra i boschi del Monte Ascensione esiste ancora un vecchio convento francescano, forse già benedettino, soppresso nel 1650 in ossequio alla bolla "Instauranda" di Innocenzo IX. Si narra che qui alloggiò per una notte il Poverello di Assisi durante il suo peregrinare in terra di Marca.

Bibliografia essenziale

Città e Paesi d'Italia - Volume III. Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1967.
Gabriele Nepi, Storia di Rotella. Fermo, Il Campanile, 1973.
L. De Santis, S. Magretti, Poggio Canoso, Villaggio da salvare per una terapia dell'uomo, Il Segno Editrice, Verona 1993.
L. Ciotti, W. Laudadio, Fonti archivistiche per la storia della comunità di Rotella secoli XIX – XVI, il segno, Verona 1995.
M. Mauro, Castelli, Rocche, torri, cinte fortificate delle Marche; i Castelli dello Stato di Ascoli, Adriapress Ravenna, 1998.

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