LORETO
- Scritto da Redazione
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Il 27 aprile 1585 arriva la notizia dell'elezione del nuovo papa e la Comunità ordina di suonare le campane e di far “fuochi emeriti che siano visti”.
Il 2 maggio (il G. Moroni parla del 12-13 maggio) durante la Congregazione Provinciale (o parlamento della Provincia della Marca) si stabilisce che ogni comunità deve inviare ambasciatori a Roma per il bacio del piede al nuovo Papa.
Sisto ordina che le congregazioni generali si tenessero sempre nella città di Loreto (prima invece si riunivano dove le circostanze lo richiedevano), governate da un preside, con la presenza del legato della Marca e la partecipazione dei rappresentanti delle città che ne avevano diritto. Il pontefice volle che lo stemma della città fosse rappresentato dalla Santa Casa con la Beata Vergine seduta su di essa, con il Bambino in braccio; la Santa Casa a sua volta si poggiasse sopra i tre monti , fiancheggiati da due rami di pero, con il motto FELIX LAURETANA CIVITAS.
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